Custodire il Futuro Rurale: al via il Convegno sul Patto per la Biodiversità e le Aree Marginali
Appuntamento europeo per agricoltori, ricercatori e istituzioni. Un confronto sul valore strategico della biodiversità rurale tra tutela, sostenibilità e sviluppo locale.
Il mondo rurale torna protagonista
“From Vision to Action: Empowering Rural Areas for the Future”
📅 16-17 settembre 2025
📍 Château du Biez – Pecq (vicino Courtrai), Belgio
“Custodire il Futuro Rurale – Biodiversità, Aree Marginali e Sviluppo Sostenibile”.
Un appuntamento di respiro europeo per riaccendere l’attenzione su un tema oggi più che mai urgente: la conservazione attiva della biodiversità nelle aree interne, montane e rurali, intesa non solo come patrimonio naturale ma come leva di resilienza e di identità culturale.
Il convegno rappresenta il primo atto pubblico del Patto Rurale 2025, un progetto che si propone di unire scienza, istituzioni e comunità locali attorno a un obiettivo comune: garantire un futuro a quei territori che hanno custodito per secoli razze animali autoctone, sistemi agricoli sostenibili e saperi tradizionali. Al centro dell’incontro: la valorizzazione del ruolo degli allevatori custodi, degli organismi di selezione e del mondo accademico, in un’ottica di cooperazione e innovazione.
Un’occasione per fare il punto sulle sfide che attendono i territori marginali tra spopolamento, cambiamenti climatici e perdita di diversità genetica.
Durante la giornata si alterneranno sessioni tecniche, testimonianze dal campo e tavole rotonde, con l’obiettivo di elaborare una proposta condivisa da presentare alle istituzioni regionali, nazionali ed europee.
L’evento mira a trasformare l’ambizione del Rural Pact in iniziative tangibili, attraverso il confronto tra le istituzioni UE, i rappresentanti degli Stati Membri, le reti rurali, i giovani e i territori. A fare da cornice all’evento sarà lo storico Château du Biez, nella cittadina belga di Pecq (vicino Courtrai).
Tra gli ospiti di rilievo istituzionale:
- Raffaele Fitto, Vicepresidente esecutivo della Commissione Europea per la Coesione e le Riforme
- Christophe Hansen, Commissario europeo per l’Agricoltura e l’Alimentazione
- Iliana Ivanova, Corte dei Conti Europea
- Delegazioni del Parlamento europeo, del Consiglio, del Comitato delle Regioni e del CESE
La Commissione Europea, in collaborazione con il Rural Pact Support Office, promuove la nuova edizione della Conferenza del Patto Rurale Europeo, appuntamento di alto profilo dedicato alla trasformazione delle politiche per le aree rurali europee, alla luce della Visione a lungo termine per il 2040.
L’edizione 2025 – intitolata “From Vision to Action: Empowering Rural Areas for the Future” – si propone come momento strategico per il dialogo multilivello e la co-progettazione tra istituzioni UE, Stati Membri, territori rurali e attori della società civile.
Obiettivi della conferenza
- Consolidare il Rural Pact come strumento di governance partecipativa.
- Raccogliere raccomandazioni concrete per l’aggiornamento del Rural Action Plan.
- Favorire la circolazione di buone pratiche e lo scambio tra reti, istituzioni, comunità e ricerca.
- Rafforzare la coesione territoriale valorizzando il ruolo delle aree interne, montane, marginali e a bassa densità demografica.
Temi chiave
- Transizione ecologica ed energetica nei contesti rurali
- Diritto alla permanenza: servizi, infrastrutture, giovani
- Smart Villages e digitalizzazione
- Inclusione e coesione sociale
- Bioeconomia e innovazione rurale
- Governance multilivello e ruolo degli enti locali
Struttura dell’evento
🔸 Giorno 1 – 16 settembre:
Sessioni istituzionali con i vertici della Commissione Europea, OECD, Parlamento, Comitato delle Regioni, Corte dei Conti e stakeholder nazionali.
A seguire, networking session tematiche guidate da reti europee attive nella Rural Pact Community.
🔸 Giorno 2 – 17 settembre:
Tavoli di lavoro partecipativi su priorità strategiche e politiche rurali, con l’obiettivo di elaborare proposte operative e condivise.
La Conferenza 2025 rappresenta un’opportunità per gli attori pubblici e privati del mondo rurale di contribuire direttamente all’orientamento delle politiche europee post-2027. Un contesto in cui le esperienze dei territori marginali, le reti degli allevatori, gli enti selezionatori, le università e i giovani possono portare valore nella costruzione di un futuro più giusto, connesso e sostenibile per l’Europa rurale.
“La diversità territoriale è una ricchezza per l’Europa. Il Patto Rurale ci invita a costruire risposte condivise, dal basso verso l’alto.”
Annalisa Parisi – Centro Studi per la Biodiversità PASSIONECAITPR